Dal Laboratorio alla Scena
Anche quest’anno, l’Officina teatrale si chiude con uno spettacolo in cui si dona al pubblico l’esito di un percorso creativo lungo otto mesi. Un processo di scoperta di sé attraverso l’altro, per dare corpo a ciò che, molto spesso, non ha voce.
Come se il cuore udisse.
Ogni tanto
quella piccola voce che ci portiamo dentro
non sa come farsi sentire.
Per questo è costretta ad urlare.
E ci ricorda di vivere.
Di sbagliare.
Di non aver paura
di quel piccolo dolore
che ci portiamo a spasso.
L’importante è fare spazio
e saper lasciare andare
quando arriva il momento.
Saper cambiare passo.
– Maurizio Formiconi